Il volto




“Così i gesti vivi delle immagini esangui , e i movimenti delle figure immobili, quasi erompessero via dai riquadri, e le spiranti fattezze dei volti ti tengono sospeso, come se poco meno ti aspettassi che di lì erompesse anche la voce. E v’è pericolo in ciò, perché da tale meraviglia son fatti prigionieri soprattutto i grandi ingegni…” (Francesco Petrarca, Dei rimedi dell’una e dell’altra sorte). Questa frase identifica l’epicentro del mio progetto, creare immagini attraverso i volti e le movenze dei corpi , lavorando in studio con artisti ed attori, altre volte con me stessa. È un’indagine che si perpetua divenendo  sintesi e scoperta, specchio e riflesso, di me, dell’altro da me, di altro ancora. Attraverso l’apparenza esteriore e la fisionomia del volto, sul quale rimane traccia di ogni desiderio, istinto , gioia, tristezza, angoscia, inquietudine, disperazione, indifferenza, per arrivare al ritratto dell’anima  e dell’interiorità. Non è tanto la riconoscibilità dell’individuo che mi interessa quanto portare alla luce, svelare, riferire verità nascoste. È un volto che si copre o si scopre ma che sempre seduce, è presenza ed assenza nel contempo, in un silenzio apparente. A questi volti segnati, celati, distanti, altre volte dipinti o ripresi in ogni sorta di atteggiamento , viene data nuova vita. Il loro sguardo imperituro si rivolgerà a noi! Ma ciò che il ritratto guarda, ciò che il ritratto ci chiede non ci è dato sapere, possiamo solo immaginare.

Anno: 2007
Foto totali n°: 10
Formato cm: 50x70
Edizione: unica
Stampa: lambda
Supporto: carta fotografica
Note: