Malerba


Malerba

Collection

03/20


Il mio mio progetto prende le sue mosse dall’osservazione botanica di un campo lasciato a maggese. Mi sono lasciato guidare dalla natura, dalle forme e dalle metafore che le erbe spontanee potevano suggerirmi. Queste erbe oscillano fra le loro qualità e il giudizio “sociale” che si ha di loro. Le si categorizza come infestanti. Antagoniste dei cicli di buona coltura, come se in natura possano realmente esistere semi buoni e semi cattivi. Semmai esistono semi che germinano malgrado i piani di coltivazione che sono finalizzazioni prettamente umane e che di naturale, inteso come spontaneo, hanno ben poco. La natura fa il suo gioco ripopola un campo abbandonato e ricerca la biodiversità sempre, perchè questo è il suo legame stretto con la vita. A rafforzare l’idea che la natura in sè sia madre o matrigna e che i semi non siano tutti uguali ma abbiano un comportamento morale o ancor di più una natura morale, sono le sacre scritture e le parabole, o l’interpretazione che si da di esse, che raccontano di questa presunta natura. Una per tutte è la parabola della Zizzania (Matteo 13.24-30). Osservando queste erbe, oltre alla loro natura infestante, si può notare una tenacia, una pulsione vitale e un’adattabilità alle condizioni del terreno molto spiccate. Questa forza viene tradita però da una geometria formale, una struttura il più delle volte prettamente aerea e svettante verso l’alto, fatta di sottili legami di punti, quasi cesellati nell’aria. E’ come se queste piante desiderasser

Anno: 2014
Foto totali n°: 30
Formato cm: 28x34,5
Edizione: 1 di 5
Stampa: getto inchiostro
Supporto: carta cotone
Note: