Questo progetto non racconta una storia, ma cerca semplicemente di trasmettere l’entusiasmante esperienza multisensoriale che ho provato durante la visita allo Swarovski Kristallwelten. Musica, immagini, luci e colori si fondono in un armonico ed affascinante insieme; lo Swarovski Kristallwelten è un luogo emozionale dove tutti i sensi del visitatore sono colpiti da una miriade di profonde sensazioni.
Installazioni antropomorfe sono poste in ambienti dall’alto contrasto luminoso: manichini ridotti alle sole gambe danzano al ritmo di una musica vorticosa (1), automi umanoidi (2) simboleggiano la specie umana. In spazi con pareti a specchio, scintillanti assemblaggi di cristalli e giochi di luce riproducono oggetti ed animali, come la medusa (3) che, specchiandosi, duplica il suo splendore. Altri ambienti offrono la visione di pannelli traslucidi raffiguranti uomini ed animali, dall’articolato grafismo e dal forte impatto onirico (4,5,6). Pure forme geometriche (7) vivacizzano il loro schematismo mediante l'alternanza delle luci colorate che le illuminano. Fantasie luminose - la luce blu-verde diffusa dalla fibra ottica (8) ed i toni azzurri di tubi fluorescenti sinuosamente conformati (9) - lasciano attonito il visitatore. Infine, un azzurro portale (10), con la sua calda luce gialla, sembra condurre il visitatore al termine della sua esperienza.

This project does not tell a story, but simply tries to communicate the exciting multisensory experience that I felt while visiting the Swarovski Kristallwelten. Music, images, lights and colors come together in a harmonious and fascinating whole; Swarovski Kristallwelten is an emotional place where all the visitor's senses are struck by a myriad of deep sensations.
Anthropomorphic installations are placed in environments with a high luminous contrast: mannequins reduced to their legs alone dance to the rhythm of swirling music (1), humanoid automata (2) symbolize the human species. In spaces with mirrored walls, objects and animals are reproduced by sparkling assemblages of crystals and plays of light, such as the jellyfish (3) which, by mirroring itself, duplicates its brightness. Other rooms offer visions of translucent panels depicting men and animals, with articulated graphics and strong oneiric impact (4,5,6). Simple geometric shapes (7) enliven their schematism by alternation of the colored lights that illuminate them. Luminous patterns - the blue/green light diffused by optical fibers (8) and the blue tones of sinuously shaped fluorescent tubes (9) - leave the visitor astonished. Finally, a blue gate (10), that lets glimpse a warm yellow light, seems to lead the visitor to the end of his experience.