Terra viva


Terra viva



Il Monumento naturale della Caldara di Manziana è uno dei più importanti tesori naturalistici della regione Lazio: un laghetto d’acqua sulfurea dove gas provenienti dai meandri del sottosuolo danno vita a piccole polle ribollenti da circa 600.000 anni.
Il nome Manziana deriva dal dio etrusco Mantus, in estrusco Manth, una sorta di antico Belzebù, un dio dell’oltretomba: le acque sulfuree della zona, infatti, erano apprezzate dagli Etruschi e ritenute una sorta di ingresso agli inferi ed una preparazione al misterioso mondo sotterraneo.
Antiche storie e leggende narrano di creature possedute dal demonio e di streghe che si incontravano proprio in questi luoghi per i loro riti di iniziazione.
Appena si entra nella conca del cratere, si è istantaneamente catapultati in un altro pianeta, immersi in una dimensione magica dove gli odori e i colori sono così penetranti da stordire i sensi e far perdere l’orientamento spazio temporale.
Palpabile è l’energia che attraversa il sottosuolo e fuoriesce verso l’altro, la terra è viva e vibra in ogni suo dettaglio: negli acquitrini che sembrano ceramica, in un tronco che striscia come un serpente, in un riflesso spettrale, in un gorgoglio di zolfo che si fa occhio e ti osserva.

EN

The Monumento naturale della Caldara di Manziana is one of the main natural sites of the Lazio Region: a sulphurous lake, where since 600,000 years gas coming from the meanders of the underground emerges in small boiling bubbles.
The name “Manziana” comes from the Etruscan god Mantus, Manth in Etruscan, a sort of ancient Belzebu, an afterlife deity: in fact the sulphurous waters of the area were appreciated by the Etruscans, who considered them a sort of entrance to the underworld and its mysteries.
Ancient stories and legends tell us of creatures possessed by demons and of witches, meeting in such places for their initiation rites.
As soon as one gets into the basin of the crater, one is instantly propelled on another planet, in a magic dimension where smells and colors are so penetrating to stun the senses and make one lose time-space focus.
The energy going through the subsoil and emerging therefrom is palpable, planet earth is alive and vibrates in an array of details: in the marshes looking like a ceramic, in a trunk slithering like a snake, in a ghostly reflection, in a sulphurous gurgle turning into an eye and looking at you.

Anno: 2019
Foto totali n°: 10
Formato cm: 46x30
Edizione: unica
Stampa: altro procedimento
Supporto: carta fotografica
Note: