Terra




“Terra” è la parola che ha ispirato questa narrazione. Un termine ricco, corposo, fa pensare subito al passato, al lavoro sui campi.
Per chi la celebra ogni giorno è quell’elemento imprescindibile che si avverte scorrere come linfa vitale sotto la pelle, come una parte stessa dell’anima.
Quelle mani si rispecchiano da sempre nelle zolle che arano, nei frutti maturi della raccolta. Fatica, gioia, generosità si legge ovunque: nei loro visi dolci come le colline di cui sono circondati, dalla mascella larga, determinata; negli occhi stanchi un piacevole senso di rassegnazione, quasi di “dipendenza” da essa… nel corpo forte dei giovani e in quello dolorante e fragile dei vecchi, che ricorda il tronco degli ulivi centenari, meravigliosamente contorti con le loro radici profonde…
Ogni semina, germoglio, frutto, tipo di lavorazione, crescita, maturazione, raccolto cadenza costantemente le stagioni, la vita che scorre, il paesaggio che apparentemente si addormenta per poi tornare a dare.
La terra unisce la famiglia, è il centro di discussioni, tramanda esperienza, conoscenza; è continua occasione per condividere con parenti e amici i suoi frutti, un via vai costante e piacevole, un portare, prendere, creare “pretesti” per scambiare pareri e avere notizie.
Le espressioni e i racconti evocano sensazioni forti anche a chi non è parte di quel mondo: dolci ed aspre al contempo. Firmina, Adrio, Settimio…nomi antichi, volti antichi, antichi riti.
In questo racconto le fotografie del passato si intrecciano con quelle attuali, dialogano tra loro, come legante generoso e potente, ancora, la TERRA.

Anno: 1960
Foto totali n°: 10
Formato cm: vari
Edizione: unica
Stampa: procedimenti vari
Supporto: supporti vari
Note: