Via fratelli Cervi 66, MaxMara


Via fratelli Cervi 66, MaxMara



Via f.lli Cervi, 66 è stato realizzato per salvaguardare la memoria storica di un momento particolare e molto importante dell’azienda MaxMara. Nel 2003 l’azienda si trasferisce nella nuova sede. Il trasloco di circa ottocento persone viene fatto in tre giorni, dopo di chè la vecchia sede di via f.lli Cervi, 66 viene abbandonata in attesa della nuova rinascita che la porterà a diventare la sede della Collezione Maramotti. Nel 2004, prima di iniziare i lavori di ristrutturazione, la proprietà decide di far fare una serie di immagini dello stato di fatto lasciando libera espressione al fotografo. Ne esce un lavoro complessivo di oltre cinquanta immagini, delle quali, qui potrete vederne una importante selezione. Lo studio delle luci naturali che entrano nell’ambiente e ne cambiano le forme, è una cifra che l’autore ama molto e che possiamo ritrovare in altri lavori da lui fatti, come Via Parma, 14 e Zuccherificio Eridania oggi Auditorium Paganini a Parma. Cesare Di Liborio ha molto lavorato sull’idea del limite, del passaggio. In via f.lli Cervi, 66, nel momento in cui è stato eseguito, il limite era quello della fine di un’era iniziata molti anni prima e, contemporaneamente, il passaggio era quello della nascita di un nuovo progetto attraverso la Fondazione Maramotti. Altra componente fondamentale per alcuni progetti realizzati dall’autore è la memoria storica. Il pensiero di poter tramandare ai giovani quello che è stato del passato, è un concetto che da tempo accompagna Cesar

Anno: 2004
Foto totali n°: 10
Formato cm: 40x40
Edizione: varie edizioni
Stampa: sviluppo da negativo
Supporto: carta fotografica
Note:

Stampa su carta baritata ai sali d’argento, stampata dall’autore