Seregno (MB), 1952
Artista fotografo,nato nel 1952 a Milano dove vive e lavora. Laureato in biologia , in rapporto a questa disciplina, ha fatto lungo e continuativo uso della fotografia, ma da subito ha trasferito lo scatto documentario verso il valore aggiunto estetico-artistico, per passare presto all’arte come ricerca linguistica e contenutistica. Ciò fino a trasferire interamente il senso della ricerca dalla scienza all’arte. Lo ha fatto andando puntualmente e rigorosamente ben oltre l’effetto estetico a favore di rigore e inquietudine nel terreno del linguaggio, misurandosi con le provocazioni della tecnica, della tecnologia e della storia della fotografia. Egli è tra i pochissimi artisti di fotografia che coinvolgono in questa disciplina la pittura:una sperimentazione che parte da una serie di lavori intitolata On This Side of time e riesce a distinguersi per una proposta linguistica inedita con un esito finale fotografico. Ha fotografato la condizione umana: la rappresentazione della persona come un manichino, emblema dell'effimero, l'uomo come ombra che sparisce, la solitudine dell'individuo nella società contemporanea.Massimo Motta ha svolto un’attività in proprio. Il suo curriculum dimostra la sua operosità , intraprendenza e successo .E’ doveroso ed anche corretto accennare a quest’attività, ben diversa da quella artistica, per capire la persona e il suo poliedrico manifestarsi. E’ anche persona sportiva, amante dello sci e della montagna, spesso fonte di ispirazione.